L’approccio “semplificato” o minimalista può essere applicato a qualsiasi campo o settore. Questo principio cardine del design è stato introdotto per la prima volta dall’ingegnere americano Kelly Johnson. E la grafica è uno di quei settori che ha “adottato” questo approccio, in particolare nel logo design. Con tanta concorrenza in giro, i designers si sforzano ogni giorno di creare un design unico e innovativo che diventi riconoscibile immediatamente. Mentre non vi è certamente alcun sostituto per il duro lavoro, a volte l’approccio “minimalista” è quello che funziona meglio e che ha prodotto i migliori risultati nella storia. L’idea principale è quella di attenersi ai principi fondamentali del design, ma mantenendolo semplice: questa combinazione di fattori potrebbe portare alla creazione di un grande logo! Molti designers, però, credono che questo approccio porti inesorabilmente ad un design troppo generico! Ma, nell’articolo di oggi, vi spiegherò che non è sempre così!

Logo design generico

Un logo generico è costituito da un disegno troppo comune e che tende spesso a visualizzare elementi utilizzati più e più volte. Questo porterà molte volte a problemi legati al copyright del marchio, se le somiglianze nel design sono troppo evidenti e l’idea di base rimane la stessa! E le aziende che investono un sacco di soldi nell’immagine del proprio marchio, certamente non vorrebbero incorrere in problemi del genere!

loghi generici

 

 

 

 

 

 

 

 

Come potete vedere dall’immagine sopra, i loghi generici sono per lo più basati su immagini non originali o simboli troppo “abusati”. Un esempio comune è l’immagine del tetto utilizzata per una società immobiliare o quella di un dente per uno studio dentistico. Detto questo, sarebbe meglio evitare questo tipo di approccio! Per ovviare a questo problema, dovrebbe essere prassi del designer chiedere sempre al cliente quello che effettivamente stanno cercando. Al cliente deve essere spiegato che, anche se non c’è nulla di male ad utilizzare l’immagine di un tetto per la loro società immobiliare, un logo originale ed unico non si perderà mai nel mare delle immagini abusate (in questo caso, di altre imprese con il design di un tetto!). In definitiva, però, la scelta spetterà sempre al cliente.

 

Logo design minimalista

loghi minimalisti non possono essere considerati dei loghi generici; il layout del loro design complessivo è unico! Mantenere il design semplice è una delle regole base del design. Il logo dal design minimalista utilizza solitamente uno schema di colori standard bianco e nero o senza un layout come sfondo. Prendete ad esempio il logo Wal-Mart: l’asterisco (o sole, a seconda di come lo si guarda), è diventato il simbolo riconoscibile di quella marca. Un altro esempio potrebbe essere la “M” del logo McDonald o la “swoosh” del logo Nike, che sono fra i simboli più riconosciuti a livello internazionale.

logo minimalista

 

 

 

 

 

 

 

 

Se guardate i loghi dei marchi più famosi al mondo, noterete subito che quasi tutti hanno un logo molto semplice. Ed è proprio la loro semplicità che li rende più memorabili ed unici. Tornando all’esempio del logo per uno studio dentistico, a differenza del precedente esempio, non vi è stato bisogno di utilizzare il disegno generico di un dente! Infatti, è opportuno ed efficace anche il design di uno spazzolino da denti o di un “bagliore”. Così, per non creare dei “cloni”, i designers devono continuamente documentarsi per assicurarsi che i loro loghi siano ben distinguibili da tutti gli altri. Ricordate che un design unico e particolare, non significa necessariamente che debba essere anche complesso!

I clienti devono avere fiducia nel loro logo designer, soprattutto quando si tratta di capire la differenza fra dei disegni generici e semplici. Spesso sono i loghi più semplici che hanno poi un maggiore impatto visivo. Come designer, ci sarà solo bisogno di un pò di creatività, originalità e pazienza.

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