Probabilmente, il termine packaging a molti non dirà nulla! Ma, negli ultimi anni, è molto diffuso l’uso di riferirsi all’imballaggio di una merce con il termine inglese packaging, che ha però un contesto più ampio, perchè non si riferisce solo alla materialità dell’imballaggio, ma anche ai suoi aspetti più immateriali che riguardano il processo produttivo, industriale ed estetico. Il fenomeno del confezionamento di oggetti e prodotti ha assunto oggi un’importanza che va oltre i suoi semplici aspetti funzionali: l’imballaggio è così divenuto una componente fondamentale nella presentazione e nell’estetica del prodotto e che svaria da aspetti che vanno dal design al costume antropologico. Nel mercato attuale, questo “contenitore” ha assunto un ruolo di primo piano nel suggerire e delineare l’identità del prodotto contenuto. Nell’articolo di oggi, daremo uno sguardo ai processi di stampa più utilizzati per il packaging: stampa offset, rotocalco, serigrafica e flessografica.

 

Stampa Flessografica

La stampa flessografica è un procedimento in piano a rilievo con matrici rigide di diverso materiale. L’inchiostro è trasferito direttamente dalla forma al suo supporto di stampa e per questo è considerata una stampa “diretta”. L’impressione dei grafismi avviene, appunto, per pressione. Malgrado l’ottima qualità di definizione su buona parte dei supporti, l’alto costo degli impianti e delle forme di stampa (detti cliché) per le alte tirature hanno ristretto il campo d’impiego della stampa tipografica, se non per la riproduzione in un numero basso di copie.

Stampa rotocalco

La stampa rotocalco è un procedimento di stampa incavografico rotativo che utilizza forme cilindriche di rame ottenute con fotoformatura di incisione elettromeccanica. Le immagini e i caratteri sono incisi sul cilindro mediante alveoli di diversa dimensione e profondità. Il campo merceologico applicativo sono, ad esempio, i settimanali a colori ed i cataloghi dove il procedimento soddisfa il rapporto qualità/prezzo nella riproduzione delle illustrazioni. Il testo nero è tricomatico e rasterizzato e perciò risulta meno nitido e definito che nella stampa tipografica ed offset. Per una stampa di qualità, il tipo di supporto dovrà essere liscio e resistente. L’utilizzo di carta anche a bassa grammatura fa della stampa rotocalco il procedimento più competitivo presente sul mercato; nell’industria dell’imballaggio è applicata agli involucri delle caramelle, scatole e sacchetti. La particolare struttura della forma di stampa e dei grafismi incavati rispetto alla superficie non stampante (lastra o cilindro) consente anche l’uso d’inchiostri a bassa viscosità ed a rapida essiccazione direttamente sul cilindro per mezzo di un rullo o tramite sistemi analoghi. Questi tipi d’inchiostro sono poco abrasivi e relativamente economici: questi vantaggi fanno della stampa rotocalco uno dei sistemi più idonei alla produzione di packaging flessibili e di buona qualità.

Stampa offset

La stampa offset è un procedimento nel quale le parti stampanti e quelle non stampanti sono praticamente disposte sullo stesso piano. Questo tipo di stampa viene anche definito procedimento di stampa planografico indiretto poiché l’immagine viene trasferita dalla forma “inchiostrata” ad un cilindro intermedio rivestito di caucciù e da questo supporto di stampa. Questa tecnica è basata sul principio dell’idrorepellenza: le forme offset sono costituite da materiali che rendono possibile la separazione chimica tra acqua e grasso d’inchiostro. Le zone stampanti risultano così “idrofile”. Il processo di inchiostrazione avviene così per la naturale repellenza reciproca che esiste tra l’acqua e il grasso. Un vantaggio consiste nel tessuto gommato della forma che si adatta meglio al supporto di stampa consentendo buoni risultati anche su carte e cartoni ruvidi e supporti duri come la lamiera. Il sistema offset è particolarmente adatto per la stampa della carte e dei suoi derivati come etichette, buste, scatole e simili.

Stampa Serigrafica

La stampa serigrafica è un procedimento di stampa permeografica nel quale l’inchiostro passa nel supporto di stampa attraverso la maglie di un tessuto reticolare (in origine la seta) a trama fine di filo metallico o sintetico lasciate aperte in corrispondenza dei grafismi e chiuse nelle restanti zone. Una racla di gomma che scorre sulla matrice di stampa consente poi il passaggio dell’inchiostro attraverso il tessuto. Il vantaggio di questo processo consiste nel prestarsi sia alle tirature molto basse, sia alle tirature elevate, sia nei piccoli formati e…..anche nei formati molto grandi. Inoltre, questo particolare tipo di stampa vi offre la possibilità di stampare su qualsiasi tipo di supporto, anche quello più fragile e non assorbente come, ad esempio, il vetro.