Il 2018 è ormai alle spalle, ed è tempo di riflettere sui migliori loghi che ci hanno accompagnato nell’anno appena passato.

I Migliori Loghi Del 2018

Nel post di oggi, ho raccolto quelli che a mio parere sono i progetti di branding e logo restyling che meritano una menzione d’onore per quello che hanno rappresentato per il settore del design (leggi anche Il Restyling di Un Logo – Perché Effettuarlo?). Vediamo quali sono e perché.

I Migliori Loghi del 2018: Ogilvy

“Il cambiamento è la nostra linfa vitale”. E’ questo il mantra di Ogilvy&Mather’s, uno dei più grandi ed influenti network di comunicazione e marketing al mondo. Quest’anno il logo dell’agenzia pubblicitaria è stato soggetto ad un drastico restyling durato ben due anni e si è contraddistinto per l’abbandono della dicitura “&Mather’s” dal logotipo. Il nuovo design è molto più simile ad un precedente logo basato sulla firma del fondatore David Ogilvy.

“Avevamo bisogno di semplificare notevolmente l’organizzazione intorno a ciò che io chiamo un programma aziendale integrato”, ha spiegato l’amministratore delegato della società John Siefert al Wall Street Journal. Nonostante la semplificazione attuata, il nuovo logo di Ogilvy è ingannevolmente impegnativo, con molti elementi di design tipografico interessanti in competizione per attirare l’attenzione del lettore. Quindi, come tale, rappresenta un eccellente riflesso dell’agenzia e della sua etica.

I Migliori Loghi del 2018: American Express

Per la prima volta in 37 anni, American Express ha rinnovato la sua identità visiva. Il nuovo logo design, realizzato dal designer Abbott Miller dell’agenzia Pentagram, ha deciso di abbandonare il classico quadrato blu introdotto per la prima volta nel 1975, a favore di un design più semplice e pulito. L’obiettivo non era tanto quello di preservare ma valorizzare il vecchio design.

Per fare ciò, il gradiente radiale è stato rimosso e le forme delle lettere che attraversano il centro del quadrato blu sono state ridisegnate e rifinite in modo da renderle più pulite e concise, in modo che funzioni sia su grande che su piccola scala.

I Migliori Loghi del 2018: Mailchimp

 

Il popolare servizio di email marketing Mailchimp ha lanciato quest’anno un nuovo sistema di identità e progettazione del marchio. Il rebrand è stato effettuato dall’agenzia COLLINS con la collaborazione del team di progettazione interno di Mailchimp.

Il nuovo design ha visto l’azienda abbandonare il tanto amato logo in favore di un font sans serif e un colore giallo molto allegro. Il nuovo wordmark utilizza un carattere personalizzato d’impatto .

Anche Freddie, la mascotte di Mailchimp, ha subito un restyling. Il cappello e l’occhiolino sfacciato rimangono saldamente al loro posto, ma ora è una silhouette semplificata, monocromatica. Il cambiamento significa anche che Freddie potrà apparire accanto al marchio come parte di un sistema più unificato.

I Migliori Loghi del 2018: Uber

A prima vista, il nuovo logo di Uber sembrerebbe seguire ostinatamente la recente tendenza dei wordmark dai caratteri personalizzati. Si tratta del lavoro del sempre più controverso Wolff Olins, che forse ricorderete per il logo delle Olimpiadi del 2012.

Ovviamente il nuovo logo Uber include un font personalizzato, Uber Move, un sans serif di MCKL Type Foundry, che si ispira ai caratteri tipicamente associati ai mezzi di trasporto e progettato per sembrare più amichevole del precedente (Clan Pro).

I Migliori Loghi del 2018: Burberry

Se c’è un fattore che accomuna la maggior parte dei logo restyling del 2018 è il fatto di essersi “adeguati” all’utilizzo del sans-serif. Ma la rinnovata identità di Burberry è interessante anche per altri motivi rispetto al solo carattere tipografico.

Il nuovo logo è stato progettato in collaborazione con Peter Saville e sostituisce il famoso logo Burberry Equestrian Knight, che in una forma o nell’altra, è stato sulla cresta dell’onda fin dal 1901.

In circolazione esiste però un monogramma Burberry realizzato dal designer italiano Riccardo Tisci, che ha mostrato un lato più giocoso del marchio. Tisci ha preso le iniziali del fondatore del marchio di moda, Thomas Burberry, e le ha intrecciate in un design colorato e ad incastro decorato in arancione, bianco, nero e beige: i colori dell’iconico e storico motivo Burberry.

I Migliori Loghi del 2018: Wahaca

Per il ristorante messicano Wahaca, passare da una start-up a una catena significava perfezionare la propria immagine senza rinunciare alla propria eredità e definendo la propria missione in un nuovo logo design. Svelato lo scorso anno, la nuova identità creata dallo studio londinese Without vede Wahaca sbarazzarsi della sua estetica “shabby chic”.

Il nuovo logo vede un taco sollevato con aria di sfida in un pugno. Oltre ad essere elegante, il design e la tavolozza dei colori ridotta identificano anche il territorio di Wahaca come un ristorante messicano che offre cibo fresco e saporito.

I Migliori Loghi del 2018: FatFace

Il nuovo logo FatFace ha suscitato inquietudine al momento del lancio, ma dopo alcuni mesi è stato rivalutato. Un cambiamento così radicale – dall’estetica surfer al sofisticato look high street – è sempre stato capace di dividere l’opinione pubblica e ora che la nebbia si è diradata si può notare che il nuovo design è decisamente più maturo e riflette perfettamente la progressione di FatFace verso un rispettabile marchio di abbigliamento outdoor.